Giurisprudenza

Cass. civ., sez. V, 14.10.2009, n. 21762

Stralcio. In tema di accertamento tributario, qualora la notifica sia effettuata a mezzo del servizio postale, la fase essenziale del procedimento è costituita dall'attivita' dell'agente postale, mentre quella dell'ufficiale giudiziario (o di colui che sia autorizzato ad avvalersi di tale mezzo di notificazione) ha il solo scopo di fornire al richiedente la prova dell'avvenuta spedizione e l'indicazione dell'ufficio postale al quale è stato consegnato il plico: pertanto, qualora all'atto sia allegato l'avviso di ricevimento ritualmente compilato, la mancata apposizione sull'originale o sull ... continua
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Cass. civ., sez. V, 23.7.2009, n. 17194

Stralcio. Quanto poi alla pretesa violazione del diritto alla privacy per essere stato notificato l'avviso di mora senza busta chiusa (motivo 4) incontestabile risulta la ratio decidendi che ha negato rilevanza alta doglianza per difetto di interesse del contribuente, trattandosi di modalità notificatoria priva di effetti sulla validità dell'atto e semmai fonte di danni verso il concessionario da reclamarsi avanti al giudice ordinario e non certo nel contenzioso tributario che non ammette azioni di condanna risarcitoria. ... omissis ... Del resto neppure il disposto del D.P.R. n. 602 del ... continua
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Cass. civ., sez. V, 2.7.2009, n. 15525

Stralcio Se dunque la notifica era stata effettuata ai sensi del comma 1 del suddetto articolo, come sostenuto dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso la sede della società, la notifica andava eseguita ai soggetti ivi indicati e non certamente come nel caso di specie a persona qualificatasi quale "conoscente del legale rappresentante" RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO Con sentenza del 24.09.2001 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano rigettava il ricorso della società s. a. s. di P. B. e c. fallita in persona del Curatore fallimentare, avverso gli avvisi di mora, notificati ... continua
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Cass. civ., sez. V, 10.6.2009, n. 13340

Stralcio Poichè "nella procedura concordataria non esiste una norma come la L. Fall., art. 43 (R.D. n. 267 del 1942), che dispone la perdita per il fallito della capacità processuale, ... il debitore concordatario è l'unico legittimato passivo in ordine alla verifica dei crediti dopo l'omologazione del concordato preventivo con cessione dei beni, sussistendo la legittimazione del liquidatore solo nei giudizi che investono lo scopo liquidatorio della procedura; parte della dottrina tuttavia, ammette l'intervento volontario del liquidatore nei giudizi relativi alla verifica dei crediti" (C ... continua
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Cass. civ., sez. V, 25.5.2009, n. 12039

Stralcio. Per la notificazione alle persone giuridiche, ed alle società non aventi personalità giuridica, l'art. 145 c.p.c., non prescrive la necessaria indicazione della persona fisica del rappresentante dell'ente. Questa Corte ha pertanto costantemente ritenuto che nemmeno l'erronea indicazione del legale rappresentante è rilevante qualora non induca incertezza sulla individuazione dell'ente destinatario dell'atto notificato (718/2001, 8554/95, 2166/80, 1908/79). L'art. 160 c.p.c., restringe le ipotesi di nullità della notificazione all'inosservanza delle disposizioni circa la perso ... continua
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Cass. civ., sez. II, 21.4.2009, n. 9447

Stralcio. Con riferimento alle disposizioni in tema di notificazione alle società di capitali, e più in generale, alle persone giuridiche contenute nell'art. 145 c.p.c. (nel testo anteriore alla L. n. 263 del 2005, da applicarsi nel caso di specie, in quanto il procedimento venne instaurato prima del 1 marzo 2006, data in entrata in vigore della legge novellatrice), le Sezioni Unite di questa Corte, con la sentenza n. 8091/2002, hanno affermato che, se la notificazione non può essere eseguita con le modalità stabilite di cui nel primo comma del detto articolo - ossia mediante consegna di ... continua
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Cons. Stato, sez. VI, 7.4.2009, n. 3946

Stralcio L’art. 21, l. Tar, in relazione agli atti per i quali non sia prevista la notifica individuale, dà rilevanza, al fine del decorso del termine per la proposizione del ricorso giurisdizionale, alla data di pubblicazione dell’atto, se prevista da legge o regolamento. Trattasi di norma di stretta interpretazione (atteso che da essa discendono oneri e decadenze in relazione all’esercizio del diritto di difesa giurisdizionale), sicché la pubblicazione dell’atto deve essere prevista da un atto che abbia forma e sostanza o di legge o di regolamento. Non ha tale natura uno statuto ... continua
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Cons. Stato, sez. VI, 31.3.2009, n. 3967

Stralcio La notificazione del ricorso in appello la quale sia stata eseguita in un luogo diverso da quello prescritto, ma non privo di un astratto collegamento con il destinatario (nel caso di specie, presso lo studio del Difensore degli odierni appellanti e non nel domicilio eletto nel corso del primo giudizio), determina la nullità non dell'impugnazione in senso sostanziale, bensì della sola notifica la quale, pertanto, resta sanata con effetto ex tunc per raggiungimento dello scopo, a cagione dell’intervenuta costituzione in giudizio della Parte appellata (cui la notificazione stessa e ... continua
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Cass. pen., sez. V, 10.3.2009, n. 10631

Stralcio. E' incontroverso in giurisprudenza il principio che, nel caso di elezione di domicilio presso il quale devono essere eseguite le notificazioni, deve essere specificata anche la persona del domiciliatario, di cui vanno indicate le generalità (art. 62 disp. att. c.p.p.) ... continua
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Cass. civ., sez. V, 6.3.2009, n. 5508

Stralcio Nel processo tributario la nullità della notificazione del ricorso introduttivo (ovvero dell'atto di gravame) è sanata con efficacia retroattiva dalla costituzione della parte resistente od appellata, anche quando sia avvenuta al solo fine di eccepire la suddetta nullità (Cass. 8777/2008). FATTO Il Sig. O.M.V. ha impugnato un avviso di mora con il quale il competente ufficio finanziario richiedeva il pagamento delle soprattasse dovute dallo stesso O., ai sensi del D.P.R. n. 602 del 1973, art. 98, comma 6, nella qualità di legale rappresentante obbligato solidale della Francon ... continua
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Cass. civ., sez. II, 3.3.2009, n. 5110 (ord.)

Stralcio Qualora il notificante sia reso edotto dalla relata che la procedura notificatoria si è conclusa negativamente egli (o se del caso, l'ufficiale giudiziario che sia in grado di provvedere autonomamente, come nel caso in cui apprenda il nuovo recapito) non deve interrompere la procedura medesima ritirando l'atto e richiedendo, dopo la scadenza del termine perentorio, una nuova notifica in luogo o con forme diversi, senza aver ottenuto la proroga del termine, concedibile previa dimostrazione: a) che l'esito negativo della notifica è dovuto a circostanze imprevedibili oppure a lui non ... continua
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Cons. Stato, sez. VI, 28.1.2009, n. 488

Stralcio Risponde ad un principio generale (desumibile anche dalla nota giurisprudenza costituzionale in tema di notifiche a mezzo posta) quello secondo cui il tempo impiegato dal servizio postale per effettuare la consegna al destinatario non debba essere imputato al mittente, per il quale rileva il momento in cui l'atto viene spedito. Questo principio - che in materia processuale è addirittura dotata di copertura costituzionale, essendo altrimenti messa in discussione l'effettività del diritto di difesa (art. 24 Cost.) - opera senz'altro anche in materia di procedimento amministrativo, ... continua
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Cass. civ., sez. V, 9.1.2009, n. 216

Stralcio In riferimento alla notifica di atti alle società commerciali, il necessario coordinamento di tale disciplina con quella di cui all'art. 145 c.p.c., comporta, pertanto, che, in caso d'impossibilità di eseguire la notificazione presso la sede sociale, il criterio sussidiario della notificazione alla persona fisica che la rappresenta è applicabile soltanto se tale persona fisica, oltre ad essere identificata nell'atto, risiede nel comune in cui l'ente ha il suo domicilio fiscale, da individuarsi ai sensi del D.P.R. n. 600 del 1973, art. 58", (Cassazione civile, sez. trib., 20 febbra ... continua
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Cass. civ., sez. Civile, 30.10.2008, n. 26118

Stralcio I giudici di merito hanno ineccepibilmente qualificato come mandato ex lege il conferimento - attuato in base all'art. 60 lett. a) del DPR n. 600 del 1973 (preceduto dall'art. 38 del DPR n. 645 del 1958) - da parte dell'Amministrazione finanziaria al Comune xy (art. 273, quarto comma, R.D. n. 383 del 1934), del compito di procedere tramite i messi municipali alla notificazione dell'avviso tributario di rettifica nonché escluso che tale iniziativa potesse sostanziarsi in un rapporto diretto tra l'amministrazione pubblica e i messi comunali, per essere questi dipendenti dell'ente loca ... continua
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Cass. civ., sez. III, 15.9.2008, n. 23679

Stralcio La L. 8 giugno 1990, n. 142, art. 64, comma 1, lett. e abrogato il predetto Testo Unico, ha previsto, nell'art. 10, comma 3, che funzioni amministrative di competenza statale fossero affidate ai Comuni dalla legge che regola anche i relativi rapporti finanziari. Sulla scia di questa disposizione di carattere più generale si colloca la L. 3 settembre 1999, n. 265, art. 10 (contenente disposizioni in materia di autonomia ed ordinamento degli enti locali nonchè modificazioni alla L. 8 giugno 1990, n. 142) a norma del quale: a) "le pubbliche amministrazioni di cui al D.Lgs. 3 febbraio ... continua
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Cass. civ., sez. II, 15.9.2008, n. 23588

Stralcio Se è vero che non si tratta di notifica eseguita a ministero di ufficiale giudiziario, allora è del tutto fuori luogo invocare (come ha fatto l'opponente, seguito dal giudice di merito) la disciplina della sua competenza territoriale, stabilita dal D.P.R. n. 1229 del 1959, artt. 106 e 107. Quella disciplina, infatti, riguarda solo gli ufficiali giudiziari e non è di per sè estensibile agli altri pubblici ufficiali che, volta per volta, la legge autorizza ad eseguire notificazioni, perchè la loro competenza è disciplinata dall'ordinamento che li riguarda, o dalle norme che li ab ... continua
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Cass. civ., sez. II, 28.8.2008, n. 21778

Stralcio L'art. 141 cod. proc. civ., che regola la notificazione presso il domiciliatario, va coordinato con l'art. 47 cod. civ., secondo cui il domicilio eletto rappresenta una deroga al domicilio legale, atteso che la norma prevede che la dichiarazione di elezione di domicilio deve riguardare determinati atti o affari ed essere espressa per iscritto in modo in equivoco (Cass. 13987/2003). Pertanto, non può ritenersi che la notificazione sia stata effettuata a quello che la resistente ha erroneamente considerato il domicilio eletto con riferimento al rapporto contrattale intercorso fra le ... continua
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Cass. civ., sez. II, 30.6.2008, n. 17915

Stralcio In caso di notifica nelle mani del portiere, l'ufficiale giudiziario deve dare atto, oltre che dell'inutile tentativo di consegna a mani proprie per l'assenza del destinatario, delle vane ricerche delle altre persone preferenzialmente abilitate a ricevere l'atto. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con atto notificato il 27.6.2006, L.M. ricorre, sulla base di un unico motivo, per la cassazione della sentenza del giudice di pace di Roma del 29.9.2005, che aveva respinto l'opposizione da lui proposta avverso la cartella esattoriale che gli intimava il pagamento una somma a titolo di sanzione a ... continua
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Cass. civ., sez. III 13.6.2008, n. 16003

Stralcio La L. n. 890 del 1992, art. 8, comma 4, nella vecchia e nella nuova formulazione, indirettamente ma inequivocamente la esclude laddove prevede che la notificazione si ha per eseguita, evidentemente per il destinatario, quando siano decorsi dieci giorni (dal deposito, prima della novella del 2005; e dalla spedizione dell'avviso, in epoca successiva). SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con sentenza n. 8486/04 il tribunale di Roma ha rigettato l'opposizione agli atti esecutivi - così espressamente qualificandola - di S.N. avverso il pignoramento presso terzi effettuato dalla società assicu ... continua
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Cass. civ., sez. V, 31.3.2008, n. 8209

Stralcio Invero - posto che la contribuente risulta iscritta all'A.i.r.e. a far tempo dal 27.11.1997 la notificazione dell'avviso di accertamento dedotto in controversia, in forza della previsione del D.P.R. n. 600 del 1973, art. 58, comma 5, (non toccata da Corte cost. 360/03, esclusivamente incidente sul termine di cui al precedente art. 60 comma 3, relativo alla diversa situazione della mera variazione di indirizzo nell'ambito dell'immutato domicilio fiscale del contribuente) andava effettuato dall'Amministrazione finanziaria, sino al 26.1.1998, al domicilio fiscale della contribuente prec ... continua
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Cass. civ., sez. V, 28.3.2008, n. 8045

Stralcio In tema di società, munita o meno di personalità giuridica, l'impossibilità di eseguire la notificazione secondo la previsione dell'art. 145 c.p.c., commi 1 e 2, (nel testo applicabile ratione temporis), che giustifica ai sensi del successivo comma 3, l'effettuazione di essa alla persona fisica del rappresentante), va verificata dall'ufficiale giudiziario in concreto, sulla base della situazione risultante sul posto e delle informazioni assunte in loco e che, in proposito, la relata di notifica fa fede fino a querela di falso per le attestazioni che riguardano l'attività svolta d ... continua
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Cass. civ., sez. V, 17.3.2008, n. 7067

Stralcio Non risultando espressamente prevista dal D.P.R. n. 600 del 1973, art. 60 la non applicabilità dell'art. 140 c.p.c. e non essendo neppure implicitamente prevista una diversa e confligente disciplina per le ipotesi contemplate nella suddetta disposizione codicistica, deve ritenersi che, in virtù del generale richiamo alla disciplina stabilita dall'art. 137 e ss. c.p.c., nel caso di assenza, incapacità o rifiuto di ricevere la copia da parte delle persone indicate nell'art. 139 c.p.c., la notifica vada effettuata, a norma del citato art. 140 c.p.c., seguendo esattamente la procedura ... continua
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Cass. civ., sez. V, 10.3.2008, n. 6325

Stralcio La Suprema Corte, pronunciandosi sul combinato disposto degli articoli 60, primo comma, lettera e) DPR 600/73 e 145 cpc (nella formulazione ante riforma 2006), afferma che, in caso di impossibilità di eseguire la notificazione dell'avviso di accertamento presso la sede di una società commerciale, l'applicazione del criterio sussidiario della notificazione al legale rappresentante non può sottrarsi alla regola generale contenuta nell'art 60, primo comma, lettera c) del DPR 600/73 ed è, pertanto, condizionata al fatto che tale persona fisica risieda nel comune di domicilio fiscale ... continua
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Cons. Stato, sez. V, 12.2.2008, n. 493

Stralcio Il diritto dei messi notificatori al compenso per gli atti notificati a richiesta dell'Amministrazione finanziaria, previsto da specifiche norme di legge, è stato soppresso dall'art. 19 del D.P.R. 1 giugno 1979 n. 191; peraltro la disposizione dell'art. 34 della legge 18 febbraio 1999 n. 28 - concernente il riordino dei compensi spettanti ai Comuni per la notificazione degli atti a mezzo dei messi comunali su richiesta di uffici della Pubblica amministrazione - prevede come unica destinataria l'Amministrazione comunale, con la conseguenza che deve essere esclusa, almeno a livello im ... continua
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Cass. civ., sez. III, 7.2.2008, n. 2909

Stralcio Ne consegue che nel caso in cui la notificazione ex art. 143 c.p.c., sia stata eseguita sulla base del solo certificato rilasciato dall'ufficiale di anagrafe, dal quale risulti che il destinatario sia sloggiato per ignota dimora dalla suddetta residenza, essa deve ritenersi nulla (v. la già citata sentenza n. 5288/83), e non già inesistente. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Z.G., in forza di un decreto ingiuntivo, intimava a P.L. precetto di pagamento della somma di L. 57.202.656 e sottoponeva a pignoramento un credito di L. 54.600.000, oltre interessi, che - in forza di sentenza del ... continua
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Cass. civ., sez. Unite, 14.1.2008, n. 627

Stralcio Se può dunque dirsi acquisito il principio secondo il quale al notificante non può essere addebitato, ove non dipenda da un fatto a lui imputabile, il mancato perfezionamento della notificazione nei confronti del destinatario, alla stessa conclusione deve, a fortiori, addivenirsi in ordine alla mera mancanza di quella dimostrazione, sempre che la mancata produzione non sia dipesa da un fatto imputabile al notificante; e purchè non vi sia stato, prima della rimessione dell'atto all'ufficiale giudiziario, un fatto indotto dallo stesso notificante (o dal suo difensore) ed a lui imput ... continua
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Corte cost., 7.11.2007, n. 366

Stralcio La Corte Costituzionale dichiara l’illegittimità costituzionale del combinato disposto degli articoli 58, primo comma e secondo periodo del secondo comma, e 60, primo comma, lettere c), e) ed f), del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 (Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi), e dell’articolo 26, ultimo comma, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602 (Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito), nella parte in cui prevede, nel caso di notificazione a cittadino italiano avente all’estero una residenza conoscibile dall’amministrazione f ... continua
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Cass. civ., sez. Lavoro, 20.9.2007, n. 19468

Stralcio E' stato da autorevole dottrina e dalla giurisprudenza affermato che, in ragione del principio di immedesimazione organica, la notifica nei confronti delle persone giuridiche può avvenire mediante consegna a mani del rappresentante legale o della persona addetta alla ricezione degli atti in applicazione del generale principio fissato dall'art. 138 c.p.c., in forza del quale la consegna a mani proprie si considera valida ovunque sia stato reperito il destinatario (cfr. da ultimo in tali sensi: Cass. 28 febbraio 2007 n. 4785, cui adde Cass. 29 novembre 2005 n. 26044; Cass. 22 agosto 2 ... continua
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Cass. civ., sez. III, 14.9.2007, n. 19218

Stralcio La notificazione effettuata a mani di persona che si assume essere il c.d. "coniuge di fatto" del destinatario (qualificatasi all'ufficiale giudiziario quale "moglie" del destinatario) e che sia avvenuta in luogo diverso da quello in cui lo stesso destinatario abbia il domicilio o la dimora deve ritenersi nulla. Testo integrale SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con citazione innanzi al pretore di Lucera del 24 settembre 1991 M. e M.F. convenivano in giudizio B.G., in proprio e nella sua qualità di presidente del Motoclub (OMISSIS), per ottenerne la condanna al risarcimento dei danni, ch ... continua
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Cass. civ., sezione Lavoro, 2.8.2007, n. 17014

Stralcio. Con tale sentenza, il giudice di legittimità ritiene che sia validamente impugnato il licenziamento del lavoratore che aveva inviato l’atto di impugnazione non presso la sede legale della società, ma nel luogo in cui lo stesso aveva prestato la sua attività, intrattenuto corrispondenza con l’azienda, ed ove aveva l’ufficio il direttore centrale del personale, in quanto, per collegamento ordinario o normale frequenza, tale luogo appartiene alla sfera di dominio o di controllo del datore di lavoro. Svolgimento del processo Con ricorso alla Corte d'Appello di Roma V.A. p ... continua
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